27 agosto 2011

Icnologia Italiana

L´icnologia è considerata disciplina relativamente giovane delle scienze della terra, anche se come i comuni fossili, i segni e tracce lasciati da organismi del passato (soprattutto di vertebrati) erano state notate già nell'antichità. A quei tempi furono interpretati in chiave mitologica, come impronte lasciate da dei,santi o perfino mostri. Ancora nel 1800 impronte tridattile ritrovate in sedimenti del Giurassico del Connecticut furono attribuite al corvo liberato da Noe dopo il diluvio universale.
Una delle prime interpretazioni scientifiche di cui siamo a conoscenza proviene dal genio di Leonardo da Vinci (1452-1519), che osservando particolari segni sulla superficie degli strati di rocce scrive:

"Come nelle falde, infra l´una e l´altra si trovano ancora gli andamenti delli lombrici, che caminavano infra esse quando non erano asciutte"

Purtroppo come molte scoperte di Leonardo, anche questa non fu mai pubblicata e non contribuisce allo sviluppo delle scienze geologiche.

Anche la prima pubblicazione naturalistica su delle impronte fossili è italiana e datata indietro al 1648, il "Musaeum Metallicum" del filosofo e naturalista Ulisse Aldrovandi (1522-1605). Aldrovandi descrive varie forme e fossili, che in parte riconosce come resti di organismi pietrificati. Anche le scoperte e conoscenze di Aldrovandi, in contrasto con la religione di quei tempi, furono ignorate e dimenticate.

Fig.1. Raffigurazione di una pietra descritta da Aldrovandi come assomigliante a un serpente. Questa figura è molto realistica è probabilmente è identificabile come Cosmorhaphe, un icnofossile generato da un invertebrato (da BAUCON 2009).

Fig.2. Esempio di tracce di invertebrati del Triassico della Val Gardena, simile al tipo di icnofossile raffigurato da Aldrovandi.

Le prime impronte di dinosauro identificate in Italia furono scoperte dal paleontologo Alberto Fucini e descritte dal tedesco Friedrich von Huene (1875-1969) in sedimenti del Monte Pisano (Toscana) nel 1941 - scoperta ritenuta per molto tempo rara e straordinaria. Ma tra il 1992 e il 2000 molti nuovi siti furono scoperti, in parte duranti sopraluoghi da parte di geologi, molto più spesso da parte di amatoriale o per puro caso.

Fig.3. Esempio di impronta tridattile di dinosauro rinvenuto nella cava di Colmar sul promontorio del Gargano (Calcari di Bari, Cretaceo inferiore).

Anche l´icnosito di Altamura, in provincia di Bari, fu una scoperta causale. Nel Giugno 1999 due geologi stavano effettuando un rilevamento per conto dell´AGIP nei pressi della cava De Lucia, quando notarono delle depressioni con forma regolare e allineate sulla superficie della cava usata come strada. Pochi giorni dopo alcune persone, tra cui l´ordinario di paleontologia dell´università "La Sapienza" Umberto Nicosia e eminente paleoicnologo, esaminarono le depressioni. Quello che stavano osservando aveva dell'incredibile: una superficie di due campi di calcio coperta con migliaia di tracce di dinosauri - stimate 30.000 impronte singole. Il numero esatto è tuttora sconosciuto, ricerche preliminari sono state condotte sul sito, ma il suo potenziale reale non è mai stato sfruttato del tutto. Per problemi burocratici e amministrativi (d'altronde siamo in Italia) il sito fu chiuso al pubblico, fatto che limita anche la ricerca. Purtroppo questa situazione non è cambiata negli ultimi 12 anni. Il sito è in pessime condizioni, la superficie della cava non è protetta e l´erosione sta lentamente, ma inevitabilmente, danneggiando gli icnofossili - un sito tra i più ricchi in numero di queste tracce del passato del pianeta. Per chi volesse contribuire al salvataggio di questo sito - perfino proposto come monumento naturale alla UNESCO - il blog "Jurassic Italia Blog" segnala una iniziativa di raccolte firme per costringere le autorità competenti a prendere finalmente iniziativa - non dimenticiamo come accaduto in passato i tesori e le opportunità che ci sono state offerte.

Bibliografia:

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BAUCON, A. (2009): Ulisse Aldrovandi (1522-1605): The Study of Trace Fossils During the Renaissance. Ichnos, 16: 4, 245 - 256
BAUCON, A. (2010): Leonardo da Vinci, the founding father of Ichnology. PALAIOS 25: 361-367
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PANIGUTTI, S.; PAGLIARINI, S.; TAMIOZZO, B. (2004): Altamura - 30.000 impronte tutte da scoprire. Dinosauri N.4 Maggio-Giugno: 46-51
PAVIA, M. & ZUNINO, M. (2009): Giornate di Paleontologia IX Edizione - Apricena (FG), 28-31 maggio 2009 - Guida alle escursioni 30 e 31 maggio 2009.

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